IL GIORNALE - 19 giugno 2005,Martedì
«Genova torna a un tetro grigiore»
«Tutto quello che abbiamo fatto nel 2004, oggi
corriamo il rischio di perderlo perché questa città non è riuscita
a valorizzarlo. A Genova manca la capacità di far rinascere una
leadership, come esisteva ai tempi di Angelo Costa, Emilio Taviani
e il cardinal Siri. La verità è che stiamo tornando a un
tetro grigiore». E un vero e proprio sfogo quello che Davide Viziano,
ex presidente di Genova 2004, concede alla platea durante l'incontro
organizzato all'Agenzia delle entrate dal gruppo dei 100. Ovvero tutti
quei professionisti e imprenditori che un mese fa si sono stretti
la mano con un unico obiettivo: fare lobby per mettere a disposizione
delle istituzioni le proprie capacità professionali e intervenire
concretamente sui temi più significativi per la città.
Impresa e occupazione, trasporti e infrastrutture, turismo e commercio,
formazione e ricerca e tanti altri ancora. Ieri sono nati i primi
quattro gruppi di lavoro: quello della sanità coordinato da Felice
Ribalderie, presidente dei Farmacisti e Enrico Bartolini, presidente
dell'Ordine dei medici; turismo, cultura e commercio (Andrea Bruni e
Giacomo De Ferrari); porto, interporti e aeroporti (Giovanni Grimaldi
e Alberto Marconi) e, per finire, sviluppo urbano e infrastruttiure (Marcelle
Marzini e Mirco Minetti).
Felice Ribaldone ha illustrato uno studio sulla programmazione sanitaria
elaborato insieme al presidente dell'Ordine dei Medici. «Stiamo
lavorando ad un dossier sulla sanità con lo scopo di aiutare la
politica a decidere di decidere», scandisce Ribaldone. A partire
dal tema scottante delle liste d'attesa per le quali il gruppo dei medici
propone di creare un coordinamento metropolitano tra tutte le asl. Fino
al problema della mobilità passiva e delle residenze per anziani, «che
sono troppo poche rispetto al fabbisogno della nostra Regione».