LA REPUBBLICA - 26 gennaio 2007
CONVEGNO SULLA DEBOLEZZA DELLA POLITICA
La sfida di Musso: "la spaccatura è tra le generazioni "
«OGGI più che una divisione netta tra destra e sinistra siamo di fronte ad una sp accatura generazionale, la metà più anziana da una parte, quella più giovane dall'altra». Enrico Musso ha iniziato a girare Genova come candidato sindaco e a spiegare la sua visione della politica. «Anche nelle associazioni giovanili dei partiti o delle società — dice — ho l'impressione che spesso i giovani si riuniscano per imparare a pensare da vecchi, in attesa di arrivare al potere, mentre dovrebbe essere il contrario, i vecchi dovrebbero sforzarsi di pensare da giovani, perché è per i giovani che costruiscono la società che poi lasceranno " a loro». Ieri Musso è stato ospite, assieme a Renata Oliveri, candidata alla presidenza della Provincia, del convegno organizzato dalle associazioni «100% per Genova» e «Società aperta» sul tema «Genova Italia investire sul futuro, cambiare il sistema politico, rivedere, gli assetti istituzionali, rilanciare l'economia». L'argomento era appunto la debolezza della politica di fronte alla società che cambia e alle necessità dell'economia e dell'impresa. E su questo argomento si è soffermata anche Renata Oli-veri. «Io dico con unabat-tuta forse un po' provocatoria che la burocrazia buona non esiste — ha spiegato la candidata alla presidenza della Provincia, esiste invece la necessità di regolazione. della Stato, che diventa negativa quando appesantisce la vita dei cittadini. In quest'ottica non mi fa paura candidarmi alla ............ Provincia in un momento in cui si parla di città metropolitana e questo ente rischia di essere profondamente trasformato. Purché il risultato finale sia davvero il calo netto dell'appesantimento della burocrazia nella vita dei cittadini e soprattutto nell'economia».
Enrico Musso ha riportato invece le sue considerazioni sullo stato attuale della politica e sulle motivazioni che lo hanno spinto a candidarsi a sindaco. «La mia motivazione—ha spiegato—è il mio forte desiderio di impegnarmi per la mia città, mentre tanti miei coetanei per fare' carriera hanno dovuto andare via, io ho avuto la possibilità di fare il lavoro che volevo fare e dopo essere stato via all'estero di rientrare abbastanza in fretta. «Musso ha anche raccontato di essersi sentito chiedere da molti suoi conoscenti del centro-sinistra come mai non ha scelto questa parte.«La verità è—ha spiegato— che penso che tra le cose che sostengo io e quelle che sostiene Zara ci sia meno differenza tra. quello che pensa Zara e non dico Sanguineti, dove le distanze sono abissali, ma addirittura la Vincenzi».
(n. c.)
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